Passeggiata tra i coloro d’autunno e le cascate de Lu Cugnuntu

GestioneValnerina

Updated on:

Domenica 13 Ottobre 2019 la Pro-Loco Borgo Cerreto, in collaborazione con i volontari della frazione di Ponte, organizza un Trekking per ammirare i meravigliosi colori autunnali della Valnerina e visitare le famose “Cascate dello Cuniuntu” nel Comune di Preci.

Il Trekking, della durata complessiva di ore 5 (andata, sosta e ritorno) partirà dal parcheggio dell’area termale “I Bagni di Triponzo” alle ore 08:15 per proseguire presso verso Belforte ed arrivare alle meravigliose Cascate dello Coniunto.

Difficoltà bassa, 12 km complessivi.

Durante il cammino, ammireremo l’Abbazia (Lebbrosario) di San Lazzaro al Valloncello<<Di fronte il Castello di Belforte, deserto e in rovina, sulla destra, si apre una stretta valle, che ebbe il nome il “Valloncello”: questa valle, solcata da un rivo d’acqua, si insinua tra i monti, serrata da alte e scoscese pareti, fino a cessare tra le aspre rocce dove si forma una cascata, detta “lu Cuniuntu”. Dove il Valloncello si allarga alla Valle del Nera la tradizione locale vuole che San Francesco abbia eretto “una casa” ove trovassero accoglienza quanti erano stati colpiti dalla lebbra, lasciando così all’umanità un messaggio di speranza e di vita, diretto a quelle persone che rimaste infette, erano costrette ad allontanarsi dalla società.Le origini del lebbrosario, del quale alcune parti sono ancora visibili nel paese di San Lazzaro al Valloncello, risalgono probabilmente al 24 settembre 1218. In questa data un certo Razzardo di Roccapazza donò una vasta area di terra, parte coltivata e parte a pascolo, per erigervi una chiesa ed un ospedale per i lebbrosi, riservandosi il diritto di pascolarvi il suo bestiame. Su tale donazione e sulla decisione dei massari di Roccapazza a contribuire all`edificazione dell`ospedale dovette probabilmente influire la diffusione dell`ideologia francescana.La tradizione locale vuole invece lo stesso San Francesco quale fondatore del lazzaretto. Da una pergamena dell`Archivio Comunale di Norcia del 1342 si ricavano alcune notizie in merito all`ospedale: i ricoverati avevano la possibilità di vivere con le famiglie e l`unica limitazione imposta ai lebbrosi era quella di non poter più lasciare il lazzaretto. Un antico privilegio dava ai superiori dell`ospedale l`autorità di far ricoverare i malati di lebbra delle diocesi di Spoleto, Camerino ed Ascoli, anche se i parenti si opponevano. Questo privilegio fu riconfermato da Eugenio IV nel 1432. Si ritiene che l`ubicazione del lebbrosario sia in rapporto con l`isolamento naturale del luogo e con la presenza di sorgenti di acque sulfuree, che a quel tempo dovevano sgorgare nella zona e che successivamente, a causa di terremoti, si prosciugarono.La Chiesa di San Lazzaro al Valloncello e l`ospedale per lebbrosi furono affidati nel 1218 ai monaci dell`Abbazia di Sant`Eutizio; nel sec. XIV ai frati minori; nel 1572 all`ordine del SS. Maurizio e Lazzaro che lo dava in commenda ai suoi cavalieri. Intorno agli anni ’50 dell’Ottocento la proprietà passò alla famiglia Sorbello, che nel 1914, atto sottoscritto da Ruggero Borbon Sorbello, che alla morte di Donna Altavilla Ranieri (avvenuta nel 1914) la vendette alla famiglia Betti Massi di Poggio di Croce e ai Betti di Belforte, per essere trasformata di li a poco in complesso abitativo privato e rimessa agricola.>>

PROGRAMMA:Ore 08,00 Ritrovo dei partecipanti presso l’area parcheggio della struttura termale “Bagni di Triponzo”
Ore 08,15   Partenza alla volta  delle Cascate de “Lu Cugnuntu”
Ore 10,15  Arrivo previsto ( sosta  e foto)
Ore 11,00  Partenza alla volta   di   Borgo Cerreto
Ore 13:00   Arrivo previsto a   Borgo CerretoOre 13:30   Pranzo sociale presso “Il Cedro” di Borgo Cerreto € 10,00 (per il pranzo obbligo di prenotazione entro l’11 Ottobre)

Per informazioni:
Gianni 334.6927796 
Roberto 338.2671983
Leontina 348.3601379

Condividi e invia: